Stando alla documentazione la procedura ideale di migrazione di un’installazione Windows verso Proxmox (KVM) prevede l’utilizzo di Clonezilla, purtroppo la ISO di Clonezilla non parte sulle VM già virtualizzate con XEN rendendo necessario un cambio di strategia.

Avviamo una VM m minimale su XEN utilizzando la ISO di sysrescuecd e configurando come disco uno snapshot della vm originale ove sia stato installato preventivamente il mergeide.reg

A questo punto copiamo il partizionamento.
Possiamo usare sfdisk con netcat.

Sulla VM di destinazione digitare:

nc -l -p 1234 | sfdisk /dev/sda
Sulla VM di origine digitare:
sfdisk -d /dev/xvda | nc XX.XX.XX.XX 1234
dove XX.XX.XX.XX è l’indirizzo ip della macchina destinazione.
A questo punto è buona norma riavviare la VM destinazione.
Per copiare il filesystem NTFS procediamo con ntfsclone.
Sulla VM di destinazione digitare:
nc -l -p 1234 | ntfsclone -r -O /dev/sda1 -
Sulla VM di origine digitare:
ntfsclone -s -o - /dev/vxda1 | nc XX.XX.XX.XX 1234
La procedura non esce al termine automaticamente, resta come appesa, solitamente basta attendere un po’ affinchè si svuoti il buffer di copia, con un bmon si nota chiaramente quando la procedura smette di usare la rete. A quel punto si può interrompere con ctrl-c.

Può essere necessario ridimensionare il filesystem sfruttando il maggior spazio concesso dal nuovo hardware quindi qualora il disco della VMsia più grande di quello originario si può procedere così:
Ridimensionare la partizione numero 1 alla massima possibile con sfdisk:

echo ",+," | sfdisk -N1 /dev/sda
Ridimensionamento del filesystem tramite ntfsresize:
ntfsresize -x /dev/sda1
oppure
ntfsresize -s 100G /dev/sda1

Al termine il Windows tendenzialmente non parte.
Si utilizza quindi il CD originale per partire in modalità rescue e si digitano i comandi fixboot e fixmbr.
A questo punto si riavvia e Windows dovrebbe partire.
Nel caso si sia ridimensionata la partizione Windows effettuerà un controllo approfondito del filesystem.
Prima di installare gli eventuali drivers virtio è meglio disinstallare servizi relativi a Xen, VMWARE, etc che potrebbero entrare in conflitto con il nuovo sistema di virtualizzazione.

WordPress Tips&Tricks

Aggiungere in wp-config.php le seguenti direttive per velocizzare l’installazione e l’aggiornamento del sito eliminando la necessità di transitare attraverso l’FTP e per permette la gestione di un sito multidominio.

Nel caso si desideri attivare il Multisite occorre prima di tutto disattivare tutti i plugin.

/* Multisite */
define('WP_ALLOW_MULTISITE', true);
/* Direct install/update */
define('FS_METHOD', 'direct');

Nel menù Strumenti – Configurazione di Rete è necessario scegliere se la rete di siti dovrà essere pubblicata come sottodomini o sottocartelle del dominio principale. Questa decisione è squisitamente personale, ma non sarà più possibile modificarla in futuro.
Nel caso si optasse per i sottodomini, consiglio di aggiungere una wildcard DNS nella zona DNS del dominio per fare in modo che qualsiasi sottodominio si andrà a creare sia già immediatamente accessibile a livello DNS e non si debba editare la zona ogni volta.
Vedrete sullo schermo la richiesta di inserire nei files wp-config.php e .htaccess del codice. Le stringhe sono personalizzate per ogni installazione.

Ora al prossimo login comparirà il menù “I miei siti” da cui amministrare tutta la rete di siti.
Riabilitare tutti i plugin necessari.